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Mutazioni

Mutazioni, 1994, vernice su tela, cm 60x70
Mutazioni, 1994, vernice su tela, cm 60x70
Piccola mutazione 3, 1995, olio su tela, cm 30x40
Piccola mutazione 3, 1995, olio su tela, cm 30x40
Ting, 1995, gouache su carta intelata, cm 56x76
Ting, 1995, gouache su carta intelata, cm 56x76
Senza titolo
Senza titolo
Hsieen l'attrazione, 2004, gouache su carta intelata, cm 56x76
Hsieen l'attrazione, 2004, gouache su carta intelata, cm 56x76
Mutazioni 94, 1994, gouache su carta, cm 56x755
Mutazioni 94, 1994, gouache su carta, cm 56x755
Silenzio, 1993, gouache su carta intelata, cm 56x76
Silenzio, 1993, gouache su carta intelata, cm 56x76
Mutazione ocra, 1993, gouache su carta, cm 57x76
Mutazione ocra, 1993, gouache su carta, cm 57x76
Piccola mutazione 10, 1995, olio su tela, cm 30x40
Piccola mutazione 10, 1995, olio su tela, cm 30x40
Piccola mutazione 1, 1998, olio su tela, cm 25x35
Piccola mutazione 1, 1998, olio su tela, cm 25x35
Mutazioni, 1994, gouache su carta, cm 55,5x75
Mutazioni, 1994, gouache su carta, cm 55,5x75
Senza pentimento, 2003, olio su tela, cm 70x100
Senza pentimento, 2003, olio su tela, cm 70x100
Mutazioni autunnali R A, 2003, olio su tela, cm 80x120
Mutazioni autunnali R A, 2003, olio su tela, cm 80x120
Novembre, 1996, gouache su carta, cm 57x75,5
Novembre, 1996, gouache su carta, cm 57x75,5

    Notevole influenza ha avuto per me la scoperta della cultura cinese. Con i quadri di questo periodo ho cercato di rendere attraverso il segno le ripetizioni dei giorni che si susseguono sempre uguali ma diversi regolati dalle variazioni dello Yin e dello Yang di ognuno di noi e della realtà in cui viviamo. I fatti si intrecciano, un incontro casuale provoca una macchia ocra che lentamente attenuerà il suo effetto o cambierà completamente il disegno.
    Nel succedersi dei giorni vi è qualcosa di ossessivo rappresentato dal segno ripetuto. Ripetuto ma sempre diverso perchè diverso il contesto in cui si colloca il nostro monotono giorno, diversi siamo noi o gli avvenimenti attorno a noi.
    Saper leggere le discontinuità per meglio gestirle. Riuscire a rappresentarle per meglio capirsi e capire. Nella ripetizione di un movimento, sempre lo stesso apparentemente, si introduce ogni volta un piccolo contributo di conoscenza sulla strada verso la perfezione.